domenica 5 febbraio 2012

I

Nell’introversione l’attenzione e le energie vengono rivolte in maniera preponderante verso il proprio mondo interno, verso la propria vita interiore. La persona introversa si concentra su ciò che avviene al suo interno, come i processi psicologici, trascurando la realtà esterna e tutto ciò che avviene al di fuori del proprio corpo e della propria mente. Si può dire che essa organizzi la realtà dall’interno, attribuendo dunque maggior peso ai fatti interiori piuttosto che all’oggettività esteriore. L’introverso, per tutte queste sue caratteristiche, si mostra particolarmente tranquillo, schivo, tendenzialmente poco socievole, riservato, a volte freddo. Questa è l’impressione che dà alle altre persone, ma con gli amici più intimi ed i familiari sa essere affettuoso ed espansivo. L’introverso ama le attività tranquille e solitarie come la lettura, non si trova a suo agio in mezzo alla gente e preferisce la compagnia delle sole persone intime. Sa riconoscere i propri impulsi e diffida di essi, preferendo fermarsi a pensare in maniera razionale prima di agire; non ama le emozioni forti e né le grandi novità, prediligendo al contrario uno stile di vita regolare e routinario. L’introverso si dedica alle attività con serietà e costanza, manifesta una tendenza al pessimismo ma al tempo stesso mostra una grande affidabilità ed aderenza ai principii etici e morali in cui crede.